I tempi misti-o compositi-(, ad esempio) non sono da considerarsi solo per la loro natura di metri inusuali e interessanti, ma anche per la loro pratica utilità nel definire accurati modelli di raggruppamento delle note. Finale usa infatti le indicazioni di tempo per costruire i pattern di raggruppamento che utilizzerà: potete quindi impostare un
, in maniera che tutta la musica che immetterete sia organizzata in raggruppamenti di tre, due e due ottavi rispettivamente. Una volta creata una “indicazione di raggruppamento” in questa maniera, potete crearne un’altra parallela, destinata a comparire in partitura, diversa da quella sottesa, che continua a regolare il raggruppamento delle note; si veda in proposito Creare dei raggruppamenti personalizzati).
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